Il territorio

Il Porticciolo di Giliacquas ad Elmas offre scenari unici, dove il tempo si è fermato

Nonostante si trovi a pochissimo dalla vita cittadina di Cagliari e quella di Elmas, il Porticciolo di Giliacquas con le sue atmosfere magiche ci riporta ad un altro tempo e vi farà vivere momenti della "slow life" della vera Sardegna, con i colori dei suoi tramonti, le imbarcazioni in vecchio stile, i pontili in legno e la bellezza naturale del luogo

AGiliacquas c’è la vera cesura tra il mondo moderno e la natura, quella vera, una cesura che è forte, fortissima nonostante che Cagliari e la sua città metropolitana, e il suo aeroporto, sia così incombente. Una laguna, il mare, sole e sale, pescatori, barche, reti ad asciugare: il quadro classico del borgo marinaro c’è tutto solo che a Gilacquas è vero e presente, autentico. Il tutto si trova nel Comune di Elmas, che cerca con puntiglio di mantenere una autonomia dall’”invadenza” di Cagliari, mantenendo tutto quello che originale possiede, come la laguna di Gilla. L’atmosfera della laguna, come tanti dichiarano, è fatta da una diversa disposizione verso il mare: lì tutto è calmo, lo specchio d’acqua riflette immagini, sembra non esserci fretta in niente, anche quando partono ed arrivano gli aerei da ogni parte del mondo. C’è di fatto una sola bocca di accesso al mare ed il porticciolo è di fatto composto da barche che hanno l’orizzonte "limitato” della laguna, che non va mai dimenticato è la più grande d’Europa. La zona è quasi tutta sotto la giurisdizione del Comune di Elmas e di altri confinanti, tra cui Cagliari, ma mai come in questo caso i confini non sembrano essere davvero un segno: la laguna si muove nella sua interezza. Ha un pregio? E’ bella, bellissima e pure gli aspetti di inquinamento, pesante, stanno passando dopo l’ingresso dei depuratori. Rimane una laguna che si depura ogni giorno e che viene scelta dai fenicotteri rosa, tanto per dire gli uccelli più visibili, e da migliaia di altri, che vi nidificano nel loro incessante viaggio verso nord o verso l’Africa. Nella settantina di specie che frequentano la laguna sempre più decidono di trovarvi casa e rimangono un segno inequivocabile della bellezza. Il porticciolo non ha un aspetto organizzato: gli ormeggi delle barche dei pescatori si sviluppano così, quasi naturalmente lungo la spiaggia, verso l’abitato e verso l’aeroporto al punto che quasi sembra ridondante chiamarlo porticciolo. Ma è bello così: si può partire da lì per una minicrociera della laguna, arrivare sino alla bocca a mare, arrivare sino alla foce dei fiumi che sfociano nello specchio d’acqua e che le danno quella percentuale di acqua salata/dolce ottimale per mantenere l’equilibrio, molto instabile. Potrà mai diventare un vero porticciolo turistico? C’è chi lo auspica ed altri, invece, ne parlano come una sciagura. La potenzialità c’è tutta per entrambi le soluzioni.

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